"Se una lampadina si fulmina è perchè ha visto qualcosa che non gli è piaciuto!"
cit. Stefano Benni

20dic

È Giugno, ma fa caldo come ad Agosto. Per le vie del borgo a ribollir stavolta è l’aria, densa, umida. C’è un’opportunità e allora andiamo, si tratta di chiedere ai negozianti del territorio, quelli storici, quelli che incontriamo tutte le mattine, di fare rete e di progettare insieme soluzioni di sviluppo, per difendere un’identità professionale messa in discussione dai colossi del commercio online e dalle grandi superfici.
L’idea non è nostra, ma dell’Assessore al Commercio del Comune, che ha intenzione di partecipare al Bando Regionale, dedicato al finanziamento di iniziative per il settore. Una proposta concreta, rivolta al miglioramento del lavoro di tutti i negozianti. Con fondi certi, immediatamente disponibili. Eppure in un primo momento riscontriamo scetticismo, risposte vaghe, diffidenza. Ne prendiamo atto, ma continuiamo a bussare ai negozi spiegando il progetto.

Siamo a Dicembre. È cambiata la temperatura e sta cambiando anche l’andamento di questa storia. Dopo mesi di riunioni la Rete è stata ufficialmente creata. Si chiama Tre Colli, in omaggio alla morfologia del nostro territorio, secondo una logica di riconoscibilità e di appartenenza. È la rete dei commercianti, ma lavora a progetti che si tradurranno in vantaggi per tutti i cittadini.
Iniziamo così a lavorare sul marchio, sintetizzando i colli in tre settori in basso da cui spicca la Torre del Castello Orsini Barberini, raccolti in una forma circolare. 

Marchio della rete Tre Colli

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7dic

Lo scorso 2 dicembre a Monterotondo è nato Mercato Eretum: 8 aziende che si sono unite in una Rete dando vita ad una alternativa valida ai servizi della GDO riuscendo a mantenere la qualità ed il prezzo dei prodotti del contadino. KM Zero per qualità a Mille. Solo prodotti di stagione che non conoscono conservanti. Una vera e propria sfida e a noi è stato dato il compito di comunicare tutto questo.

brand Mercato Eretum

 La Grande Distribuzione ha decine di punti vendita, influenza intere filiere di produzione, fa campagne pubblicitarie su ogni media (TV, stampa, programmi sconto, volantinoni in cassetta postale). Ogni giorno si possono incrociare camion con brands della GDO: quello intelligente, quello di famiglia, quello verde, quello vicino, quello col prezzo basso, eccetera.

Ed il contadino? Si alza all’alba per raccogliere le verdure fresche, caricarle sul furgone, raggiungere il mercato, montare il banco. Vendere, smontare e ripulire. Tornare annaffiare, governare le bestie, curare il terreno, le semine o i frutti. Raccogliere e ricominciare daccapo. Mi chiedo come possa difendersi dai Grandi Mostri della Distribuzione Organizzata?!

La chiave è Condividere.

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27nov
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Dagli Chassepot all’iMac

(da Camiciarossa.org) “E Garibaldi? […] Sconfortato, prende una decisione:” …A causa dello stato morale basso della gente, e trovandoci noi chiusi a nord dai corpi dell’esercito italiano che ci impedivano con la loro presenza di procurarci ciò che ci necessitava, dovevamo assolutamente cercarci un altro posto dove fare l’accampamento. Perciò, lasciato Monterotondo, venne deciso di incominciare la marcia il 3 novembre al mattino”. E qui un desolante particolare: “Ma non tutti avevano le scarpe, e perdemmo tempo nella distribuzione per cui ci muovemmo soltanto verso mezzogiorno”.
Ed inizia la tragedia.
Tutto il corpo dei volontari, lasciato Monterotondo, imbocca la Nomentana diretto verso Tivoli, ma appena superato il paese di Mentana si trova di fronte un forte contingente di papalini usciti da Roma per affrontarli. I garibaldini sono inizialmente costretti ad arretrare su Mentana dove però la battaglia volge a loro favore e gli avversari sono messi in fuga. Ma ecco sopraggiungono in loro soccorso i francesi appena arrivati a Roma inviativi in gran fretta da Napoleone III. Di fronte ai loro micidiali “chassepot”, i nuovi fucili a retrocarica che sparavano 12 colpi al minuto (gran belle armi, usate per la prima volta a Mentana) ogni resistenza è vana. I garibaldini sono costretti a lasciare Mentana”
Nella battaglia tra i garibaldini si conteranno 150 morti, 240 feriti, mille600 prigionieri. 30 i morti tra i papalini. 2 soli morti nelle truppe francesi.”

Alle nove di mattina comincia così la giornata di lavoro insieme al mio amico fotografo Sergio. Siamo stati scelti e incaricati dalla direzione del Museo Garibaldino di Mentana per creare il nuovo sito del museo www.mugamentana.it.

home page museo garibaldinoDi solito, quando ricevo dei brifing, chiedo sempre al “cliente” approfondimenti sulla sua attività. Ma in questo caso, ho immaginato con quale ardore i garibaldini (molti volontari ed alcuni ragazzi) hanno combattuto, e quanti hanno perso la vita seguendo il loro profondo ideale.

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20nov

Come fortunatamente succede da tre anni, anche quest’anno ho la fortuna di poter collaborare con un liceo artistico della mia città insegnando come tecnico esterno nel progetto Terza Area.

 Poche ore a settimana ma già sufficienti a percepire il linguaggio dei ragazzi. I loro “meme” quotidiani. Le paure e gli interessi. Ho due figli leggermente più grandi dei miei allievi ed avere 18 anni o averne 21 a quell’età fa la differenza. Non molta ma percepibile.

 Ogni volta mi preparo la lezione cercando il modo più leggero per trasmettere terminologie tecniche ed elaborazioni complicate. Pescando tra i miei lavori recenti, che loro potrebbero aver visto in giro, oppure ricercando esempi a loro vicini, cerco di parlare di maschere di opacità, trame sfumate, esportazioni dei file per la stampa, salvataggi per il web oppure di elaborazione tracciati, ricalco dinamico e filtri 3D.

Ormai ho imparato a conoscere i miei allievi e, in uno in particolare ho individuato il “timone” delle mie parole. Se corro troppo la vedo guardarmi a bocca aperta con lo sguardo perso; se invece sono ripetitivo su un concetto subito si distrae. Questa persona non sa quanto sia lei ad insegnare a me piuttosto che il contrario. 

Alunna annoiata

Mi insegna quanto i ragazzi siano “bulimici” di informazioni, di soluzioni, di novità. Mi insegna anche che solo in pochi si sforzano di impegnarsi nella ricerca delle stesse informazioni, soluzioni e novità. Sembra un discorso già sentito da mio padre…ma quando ero giovane dovevo essere io a fare ricerche su testi, enciclopedie mentre oggi esiste Wikipedia. Basta un copia-incolla.

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10nov

Ci vuole conoscere. Ha sentito parlar bene di noi ed avrebbe in mente di dare un nuovo brand alla sua attività. Occhi neri e viso aperto e solare. Parole che escono a fiumi, sorrisi e battute. Raccontare del passato sottolineando alcune lezioni di vita e idee che nascono solo quando una persona si mette in discussione. Percepisco tutto l’entusiasmo e dedizione con la quale Rocco lavora insieme ai suoi preziosi collaboratori: disegnatori, scultori, verniciatori.

biglietti polyfantasy

Ma cosa fa Rocco? Cosa vende? mi risponde umilmente e con naturalezza che crea oggetti e scenografie in polistirolo. A me non basta come risposta. Voglio carpire e capire ancora altro da Rocco. Gli chiedo se posso visitare il suo laboratorio. leggi tutto

26ott
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Da consulente ad “amico”

“Accompagnare il cliente dalla nascita al successo”, il nostro slogan, ci pensavo proprio in questi giorni in cui uno dei nostri clienti ha partecipato allo SMAU di Milano.

Stand Archivium Smau 2017

Il nostro lavoro di consulenza comincia sempre dall’ascolto e poi le successive fasi: elaborazione e proposta.

Ma alla base di tutto manteniamo costantemente una posizione: la più completa empatia con il cliente. Anche se ritengo che una prospettiva obiettiva e distaccata ci permetta di analizzare al meglio la situazione, non riusciamo a non farci carico di alcune problematiche del cliente e farle nostre. E solo così riusciamo a trovare la soluzione più giusta.

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20ott

Mi riesce sempre difficile salire in cattedra e spiegare alcune nozioni. Preferisco raccontare di getto le mie esperienze. Ma stavolta, purtroppo dovrò attenermi a dei “dati” senza allontanarmi troppo.

Molto spesso il marketing e la pubblicità sono percepiti come sinonimi.

Nella realtà non è così: il marketing è tutto un insieme di elaborazioni dati, analisi, obiettivi e decisioni. La pubblicità riveste la fase finale del primo. Oserei quasi spingermi ad un’iperbole/equazione: la pubblicità sta al parto come il marketing alla gestazione.

Uso questo paragone eccessivo per sottolineare il fatto che prima di fare pubblicità occorre “aver fatto” alcuni passaggi . Innanzitutto aver individuato l’obiettivo; avere analizzato la concorrenza; il mercato; il target e aver deciso il prezzo.

Quindi, rispondendo a tutti i miei clienti e a quelli futuri (benvenuti!) che a volte mi chiedono quanto sia giusto spendere in pubblicità, mi limito a dire che ci sono diversi metodi per individuare l’investimento giusto.

Ma, a grandi linee, posso anticipare un’indicazione media. Tenendo conto del fatturato annuo dell’azienda, le percentuali più comunemente utilizzate sono il 5-10% per le medie aziende, il 20% per le piccole ed tra il 2-5% per le grandi aziende.

Di solito questa è la loro espressione

 sorpreso

Quando poi spiego che più un’azienda vuole una crescita veloce più alte dovranno essere le percentuali. Alcune aziende, tolte le spese, rischiano addirittura l’ALL IN.

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12ott

Alcune sera fa, spaparanzato sul divano con la tazza della tisana fumante sul tavolino, faccio zapping cercando di chiudere la serata rilassato e senza pensieri.

Saltando tra un canale e l’altro mi imbatto in uno stacco pubblicitario. Uno spot in particolare cattura la mia attenzione. Si vedono dei bambini che si accingono a giocare su una casetta sull’albero.

Mi tocca nell’intimo, mi fa ricordare i momenti belli ed emozionanti dell’infanzia in cui le giornate non finiscono mai: ogni giorno è un’avventura, un viaggio, un sogno. E così cresciamo. Inseguendo dei sogni cercando di trasformarli in realtà. La casetta sull’albero è la prima espressione del sogno di avere uno spazio tutto nostro dove rifugiarci dal mondo, da condividere in amore o in amicizia con le persone più care. Uno spazio dove “piantare” altri sogni.

Abbiamo conosciuto il grande impegno necessario per costruire la casa sull’albero: trovare il legname, scegliere le assi migliori per il pavimento per sostenerci, le pareti per ripararci, il tetto per non bagnarci, il parapetto per non cadere di sotto, la scaletta per salire e la corda per scendere!

 Quanto impegno invece ci chiede costruire una casa vera?! La nostra prima casa “vera”.

Ma non saremo da soli a farlo. C’è chi ci aiuta. Esiste una banca a cui possiamo chiedere aiuto, un mutuo per iniziare a trasformare il nostro sogno in realtà.

La trovo proprio una buona idea pubblicitaria. Ecco il key frame dello spot pubblicitario:

Spot intesa

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6ott

E’ iniziata la nuova campagna del fitness club Il Sole: “INSIDE”, i concetti che sono alla sua base riguardano desideri e passioni che ognuno porta dentro di sé:

Studenti e professori, impiegati e manager, commercianti e liberi professionisti… Tutti noi, ogni giorno, iniziamo le giornate indossando le vesti del nostro lavoro, con i ruoli e le responsabilità. Ma realmente, poi chi siamo? Cosa desideriamo, cosa ci piace essere al di là di quell’immagine che mostriamo all’esterno? Cosa c’è dentro ognuno di noi?

il sole volantini

Il Sole ha la professionalità e le conoscenze per formare chi vuole tirar fuori e mostrare il proprio talento, il proprio sogno, le proprie ambizioni ancora nascoste. Il Sole è per tutti. Donne che dentro si sentono ballerine.

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28set

Oggi ho deciso di affrontare il lavoro con matita e colori come non mi accadeva da anni: una stilista di moda femminile mi ha chiesto di pubblicizzare la sua collezione ispirata a Modigliani, decido quindi di immedesimarmi per una mattinata nell’artista e guardare il foglio bianco con i suoi occhi. E rifletto sul fatto che anche le creazioni della stilista nascono dalla sua mano e passano attraverso la sua matita.

Linee lunghe, sottili, sintetiche. Raccontare pochi dettagli, ma permettere di far trasparire la sensibilità di quell’epoca. Colori mai brillanti. Disegni a carboncino o a mina morbida.

foto disegni

foto disegni franco

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