Come dovrebbe essere il biglietto da visita
Non lo so. Non lo so davvero. Ho cercato di studiare l’origine dell’uso del biglietto da visita e sono arrivato fino al 1774 anno in cui Francesco Pineider, artigiano Altoatesino, aprì la sua bottega di stampe a Firenze. Questa città all’epoca era il crocevia della cultura e della qualità così ogni nobile, diplomatico o intellettuale che passava per Firenze non poteva esimersi dal far visita alla bottega di Pineider per ordinare il suo corredo di carte personalizzate.
Sembra che l’uso del biglietto da visita servisse per annunciare al padrone di casa l’ospite che attendeva in anticamera. Se il domestico o segretario di turno tornava dall’ospite con il vassoio con sopra il biglietto era segno che la visita non era stata gradita.
I classici biglietti della Pineider, tra i quali clienti si possono annoverare alcune case reali, poeti del calibro di Lord Byron, Stendhal, Giacomo Leopardi, avevano una stampa a rilievo e diventano presto il simbolo del bon ton dell’epoca. Supponiamo che oltre al nome, cognome e carica non vi fosse scritto nient’altro (per l’indirizzo e-mail bisognerà aspettare un paio di secoli!)
Forse potremmo dire che questi sono il “verbo”, l’origine, l’istituzione del biglietto da visita.
Così, nel tempo, il galateo ha dettato il modo, l’etichetta ha confermato lo strumento e la tradizione ne ha consolidato l’uso.
Per i creativi però non esiste nulla di meglio che infischiarsene del galateo, calpestare l’etichetta e rompere la tradizione così oggi vediamo in giro dei veri e propri capolavori di biglietti. Autentici strumenti di comunicazione. Pineider ha dettato uno stile e dei codici, ma credo che oggi potremmo sicuramente infrangerli e sentirci liberi di creare il nostro biglietto da visita come più ci piace ma sempre leggibile e memorabile.
In attesa che anche questi diventino storia, come tutta la carta stampata ormai sostituita dal digitale, eccone alcuni esempi grandiosi.
Articolo interessante! Mi permetto di segnalare un post in tema sul mio blog, a questa pagina:
http://theolefiles.blogspot.it/2014/02/biglietti-per-tutti-parte-1.html#more