“Wooow…che bel lavoro il Marketing! Occuparsi di Pubblicità è fantastico.
Anche io me ne occupo: faccio volantini. Ma la Pubblicità non funziona.”
Quando sento questa frase penso al 3 x 1…no, no non ad uno sconto: 3 errori in 1 frase sola.
1. Marketing o pubblicità???
2. La pubblicità non funziona???
3. Pubblicità=Volantini???
Per chi lavora nel settore della Comunicazione, sentire questa frase non è certo una novità. Ma perché così tanta confusione? Si può chiarire in modo semplice.
Cominciamo da qua: Hai mai fatto centro senza prendere la mira?
Può darsi, perché la fortuna esiste! Ma se hai un’Azienda da portare avanti, la fortuna non basta!
Bisogna conoscere il mercato in cui si va ad operare, comprendere i punti forti/deboli della propria azienda e del proprio prodotto, studiare i Concorrenti e i Clienti.
In ogni progetto di comunicazione esistono sempre due momenti critici:
1) il foglio bianco
2) il font da scegliere
Nonostante i font siano divisi per famiglie (Bastoni, graziati, corsivi, egiziani, etc.) ed ogni famiglia contempla centinaia di font declinati a loro volta in decine di forze d’asta (dall’extralitgh all’extrabold; condensed o extended, normal o Italic), succede che ad ogni progetto mi si scatena dentro la guerra dei font. È come essere in preda ad una indecisione profonda basata su piccolezze che la stragrande maggioranza dei lettori neanche noterà. Ma noi si. Noi grafici ci impuntiamo e spendiamo mezz’ore tra una grazia rigida o morbida, ingurgitiamo caffè riflettendo sul Futura o sull’Helvetica Neue.
In preda a queste crisi penso spesso ad altri professionisti e a come ne verrebbero fuori. Proviamo a pensare ad una stilista che dopo aver disegnato, cucito e provato il suo bellissimo vestito è giunta al momento di scegliere i bottoni: grandi, piccoli, colorati o grigi, in bachelite o ricoperti in tessuto, tondi o squadrati, concavi o convessi, a 4 o 2 buchi.
Quando il marchio va cambiato?
Vorrei porre l’attenzione su questo Case History in cui abbiamo realizzato un restyling del marchio per il nostro cliente Borghetto d’Arci. Aveva infatti la necessità di alzare il tono della comunicazione staccandosi dalla semplice percezione di “agriturismo”. Attraverso questo esempio e altri che troverete in seguito vi spiegherò l’importanza e il momento in cui è opportuno cambiare il vostro logo.
Mister Detto Fatto il successo dei nostri clienti è anche il nostro
Abbiamo saputo che “Mister Detto Fatto” un nostro cliente per il quale abbiamo realizzato la Brand Image, ha vinto il Premio per l’innovazione nell’Imprenditoria Femminile della Regione Lazio.
Cogliamo quindi l’occasione per “vantarci” un po’ e godere di una parte della luce di questo premio. Naturalmente vinto per merito delle imprenditrici, siamo comunque orgogliosi di essere stati partecipi rendendo al meglio l’idea progettuale attraverso lo studio e la creazione di un immagine personalizzata, semplice, amichevole e originale.
Il progetto delle due imprenditrici era quello di creare un’agenzia di servizi per la casa da offrire via web: servizi manuali e pratici come le pulizie dopo una festa, la riparazione di un rubinetto, la sistemazione di un’antenna, piccoli traslochi o giardinaggio.
Quindi l’offerta comprendeva: operosità, diversificazione, organizzazione in modo semplice e veloce.
Sapevamo che il tono giusto del marchio doveva essere moderno e tecnologico ma allo stesso tempo anche vicino al cliente, leggero, attento ed efficiente.
Chi poteva rappresentare tutto ciò? Semplice: una formica. Il nostro Formy
Dopo tanti anni il Centro Marini Ferramenta uscirà nuovamente in comunicazione e per sbalordirvi si è affidato al nostro team Marconi ArtLab. Questa estate avevamo anticipato il nostro progetto dandonevene un assaggio sulla nostra pagina Facebook, oggi ne vediamo insieme i risultati portandovi con noi nel backstage, tra lucchetti e chiavi inglesi.
CAMPIONI DEL MONDO!
Una tipetta coi capelli quasi rasati e biondissimi ci chiede di aiutarla a comunicare il trasferimento della sua palestra. Una personalità attiva e decisa che subito si lascia consigliare per il meglio e ci lascia libertà di intervento… comprende che lo facciamo per il bene della sua attività. leggi tutto
CAPUT LUCIS Festival di Arte Piromusicale
Caput Lucis, il celebre Festival dell’Arte Piromusicale, ha scelto la Marconi Art Lab per seguire la comunicazione e la grafica dell’edizione 2015 svoltasi nel Parco “Rainbow Magicland” di Valmontone.
Un’ edizione “estesa”, iniziata con l’anteprima del 21 giugno, poi 3 serate di competizione i primi di agosto per chiudere con un weekend di fine agosto.
Alla Marconi Art Lab ed ai nostri colleghi del Lab22coworking, è stata affidata la direzione creativa, grafica e produzione della comunicazione utilizzando i media classici (stampa quotidiana e periodica) ed i nuovi come il web ed i social in particolare Facebook .
Abbiamo avuto il piacere di conoscere e collaborare con Dimensione Suono Roma, fotografi, giornalisti e tutto lo staff di Caput Lucis. leggi tutto
Chi ama mangia le mele.
A volte ringrazio non so chi di aver scelto di fare questo lavoro.
Un bel giorno una telefonata mi propone di incontrare una persona che ha bisogno di una nostra consulenza perché il suo progetto si sta arenando.
All’appuntamento si presenta un’esile ragazza …ma con una carica dentro degna di un bersagliere!
Con un know how nell’IT, uscita da una grande organizzazione, decide di investire in un filone che “tira” moltissimo sul web: il sesso.
Il suo progetto è quello di aprire un Loveshop (non un sexyshop) prevalentemente per donne.
Progetto entusiasmante…già nella prima riunione intravediamo diverse strade per ampliare il business. Ma intanto concentriamoci sul da farsi: trovare un nuovo nome, un format di negozio, una veste grafica ed una comunicazione accattivante ma non volgare.
Trovata la chiave: la donna che entra nel Loveshop si deve sentire come se entrasse in una profumeria…vuole curare il proprio benessere di donna e di coppia in modo sereno.
Scacciamo quel senso di “torbido” che ricopre i classici sexyshop. Indossiamo il sorriso!
Come prima cosa decidiamo di mettere in prima linea tutte le donne in campo: il loro punto di vista è basilare.
Lungo brain storming sul nome. Gli uomini propongono le solite nefandezze: chiamiamolo “faidate”, “tanaliberatutti” e via dicendo tra risate grevi. Le donne, sorridenti e parsimoniose: “Mela”! silenzio…
Ecco il nome. MELA , anzi in minuscolo “mela”. Nome rotondo, semplice, femminile, universale e …del peccato. Grandioso.
Quando si imbrocca subito la strada giusta poi le soluzioni arrivano da sole. Facciamo una fase teaser in cui giochiamo con il nome mela come pre/suffisso con un verde.
Ed ecco arrivata la campagna.
STAND BY ME.

Stand Fiera di Roma - Abbigliaggio grafico
Ci sono eventi ai quali non si può mancare. Occasioni che si possono ripresentare a distanza di un anno. Situazioni create ad hoc per facilitare l’incontro tra richiesta ed offerta. Le fiere.
Alcuni eventi annuali sono diventati vere e proprie pietre miliari nello sviluppo, ricerca e novità di ogni settore merceologico. leggi tutto
Perché due occhi non bastano?
Vorrei condividere con voi una riflessione.
Qualche giorno fa, venendo al lavoro in scooter, mi sono imbattuto in un poster di una nostra campagna affissioni realizzata per un nostro cliente/amico: Ottica Bracchieri.
Guardando il poster devo ammettere che mi sono “compiaciuto”. Ebbene si…lo ammetto…