Quanto è giusto spendere in pubbicità?
Mi riesce sempre difficile salire in cattedra e spiegare alcune nozioni. Preferisco raccontare di getto le mie esperienze. Ma stavolta, purtroppo dovrò attenermi a dei “dati” senza allontanarmi troppo.
Molto spesso il marketing e la pubblicità sono percepiti come sinonimi.
Nella realtà non è così: il marketing è tutto un insieme di elaborazioni dati, analisi, obiettivi e decisioni. La pubblicità riveste la fase finale del primo. Oserei quasi spingermi ad un’iperbole/equazione: la pubblicità sta al parto come il marketing alla gestazione.
Uso questo paragone eccessivo per sottolineare il fatto che prima di fare pubblicità occorre “aver fatto” alcuni passaggi . Innanzitutto aver individuato l’obiettivo; avere analizzato la concorrenza; il mercato; il target e aver deciso il prezzo.
Quindi, rispondendo a tutti i miei clienti e a quelli futuri (benvenuti!) che a volte mi chiedono quanto sia giusto spendere in pubblicità, mi limito a dire che ci sono diversi metodi per individuare l’investimento giusto.
Ma, a grandi linee, posso anticipare un’indicazione media. Tenendo conto del fatturato annuo dell’azienda, le percentuali più comunemente utilizzate sono il 5-10% per le medie aziende, il 20% per le piccole ed tra il 2-5% per le grandi aziende.
Di solito questa è la loro espressione
Quando poi spiego che più un’azienda vuole una crescita veloce più alte dovranno essere le percentuali. Alcune aziende, tolte le spese, rischiano addirittura l’ALL IN.
1 minuto di pubblicità, tante ore di lavoro
Hai mai visto uno struzzo che vola? No, perché le sue ali, che non sono proporzionate al corpo, non lo sostengono in volo.
Oppure si, con Samsung, perché con Samsung puoi fare anche ciò che non ti sembra possibile!
1 minuto di “pubblicità”, senza dialoghi! In realtà il video è pieno di messaggi e concetti che, passando dalle emozioni, fanno breccia nella nostra mente attraverso le fessure dell’inconscio.
In questo spot, l’aspetto creativo lo rende vincente: sorprendentemente eccezionale, nonostante la sua apparente semplicità.
Per arrivare a ciò che SI VEDE (spot), si passa attraverso analisi, studi e proposte che NON SI VEDONO, frutto del lavoro di professionisti, esperti di diversi reparti: dal Marketing fino ad arrivare ai Reparti Creativi, Reparti Produzione ed Esecutivisti.
Il Marketing dove è?
Dai, sbirciamo insieme un pezzettino, molto semplificato, del lavoro che svolge il reparto Marketing Samsung per arrivare a costruire questo spot.
“MOR IS MEGL CHE UAN”
Cliente: “Ciao carissimo… ho chiamato voi perché è un po’ che non usciamo in pubblicità e vorremmo rientrare alla grande. Mi hanno parlato molto bene di voi e, soprattutto, mi hanno detto che siete economici”
Marconi artlab: “Ciao a te carissimo, mi fa piacere che la nostra fama ci preceda, soprattutto se positiva, ma devo dire che ciò che hai sentito non è del tutto esatto: noi non siamo mai stati i più economici!”
Cliente: “… Mmm… “ pausa di silenzio “… Bravo! Hai acquistato punti. Io per la mia azienda voglio sempre il meglio. E non posso risparmiare sulla pubblicità dato che mi aiuterà a vendere e voglio che sia fatta bene. Prendiamo un caffè?”
Marconi artlab “Si, grazie. Volentieri.”
Così, dopo una bella chiacchierata e altro caffè riceviamo un briefing più chiaro. Salutiamo per tornare dopo 15 giorni con le nostre proposte per la nuova campagna pubblicitaria:
Marconi artlab: “Eccoci qui. Tenendo conto della forte concorrenza sul territorio, dei vostri punti di forza e del target al quale ci rivolgiamo, vi proponiamo una campagna MULTISOGGETTO. Questa ci da l’opportunità di comunicare un singolo servizio alla volta in modo specifico, mantenendo uno stile grafico complessivo originale e una sinergia globale (format) “